Fino in Fondo by Louise Doughty

autore:Louise Doughty [Doughty, Louise]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: General, Thrillers, Fiction
ISBN: 9788833973234
editore: Bollati Boringhieri
pubblicato: 2014-05-06T22:00:00+00:00

13.

In maggio, il cielo assume una tonalità di azzurro diversa da qualsiasi altro momento dell’anno. L’estate ci sbatte tutto in faccia come per chiarire la situazione: un azzurro denso, impenetrabile. Giugno è più confuso: cieli torbidi, rovesci; a giugno ricordiamo com’è fatta l’estate britannica – in pratica, una schifezza. Chi ce lo fa fare di vivere su quest’isola umida? Luglio è imprevedibile. Lo fa di proposito, si diverte a farci sapere che potrebbe andare in un modo o nell’altro, a seconda del suo umore. Passiamo gran parte del tempo rassegnati, ma di tanto in tanto arriva una giornata di caldo intenso a darci qualche falsa speranza. Ad agosto subentra una sorta di risolutezza collettiva: le ferie sono sferzate dalla pioggia ma noi siamo britannici, ce la caveremo. Non ci aspettavamo niente di diverso. Le false speranze di luglio, i cieli torbidi di giugno, perfino l’azzurro cristallino di maggio – niente di tutto questo ci ha ingannati, neanche per un minuto.

È stata una lunga estate, amore mio.

Cerco di uscire di casa. Vado al Beaufort più spesso del necessario, considerando che il mio impiego a tempo pieno comincerà solo a settembre. La donna che dovrò sostituire, Claire, è enorme, incinta di due gemelli. Quando cammina per i corridoi le girano tutti alla larga come se temessero di urtarla, facendola scattare come un antifurto.

Londra è una città di oltre otto milioni di abitanti; è brulicante, questa estate, ma vuota senza di te. Guy e io ci siamo trasferiti ai margini della città per restare alla larga dal trambusto, eppure continuiamo a tornarci; siamo come limatura di ferro attirata da una calamita. Vivendo in un sobborgo si finisce per vederla molto meglio di chi abita in pieno centro. Si è costretti ad attraversarla ogni giorno.

La nostra stazione è un capolinea. «L’ultima fermata ha un solo difetto» disse Susannah quando ci trasferimmo qui, «che è l’ultima fermata». Quando prendo la metropolitana per andare in città viaggio in superficie per mezz’ora e vedo passare la densa e interminabile distesa delle periferie, il retro delle case a ridosso della linea ferroviaria, la biancheria stesa, i bambini e i cani nei piccoli giardini sul retro. Tutti questi milioni di persone: che senso hanno, quando nessuna di loro sei tu? All’altezza di Finchley Road il treno va sottoterra, ed è un sollievo. La popolazione si riduce agli occupanti del mio vagone, e già so che nessuno di loro sei tu.

Per cosa mi sto struggendo, esattamente? Abbiamo passato pochissimo tempo insieme e sono troppo traumatizzata per avere nostalgia del sesso. Mi manca la tua attenzione, il faro della tua attenzione, che sembrava creare attorno a me una barriera protettiva che niente poteva oltrepassare. Mi manca la persona che ero quando stavo con te. Forse l’unica cosa che mi manca è me stessa.

La morale potrebbe essere questa: il prezzo che paghiamo per le nostre azioni è proporzionato. Può darsi che questa estate interminabile non sia che il rovescio della primavera entusiasmante trascorsa con te: la segretezza e l’eccitazione di quello che

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